Ferrate
Numerose ferrate e sentieri attrezzati, tra i più belli e numerosi di tutto il Comelico, gravitano attorno al rifugio Berti e sono raggiungibili con brevi sentieri in salita. Per i più appassionati, il rifugio è il luogo ideale in cui soggiornare e ristorarsi in un’esperienza di più giorni, da cui poi partire, alla buon’ora, alla volta delle crode.
Oltre a offrirti tutte la comodità delle stanze e la genuinità della cucina, siamo sempre a disposizione per aiutarti a pianificare giornate alpinistiche adatte a te e alle tue necessità e per supportarti nel caso dovessi incontrare qualche problema con l’attrezzatura da montagna. Ci teniamo che tu possa affrontare il cammino in totale fiducia e sicurezza.
Strada degli alpini
collegamento rifugio Comici e rifugio Carducci
S.s.: Sentiero 101
Totale: h 5.00
Difficoltà: media
La ferrata segue in buona parte i percorsi attrezzati dagli alpini durante la Prima Guerra mondiale che iniziano dal Passo della Sentinella, luogo di interesse storico che segnava all’epoca il confine italo-austriaco, dove si può ancora visitare una caverna utilizzata dai soldati come deposito per cannoni e artiglieria e sono ancora visibili molti resti della guerra. Riadattata già negli anni ’30 come percorso turistico non presenta grandi difficoltà tecniche tranne nei primi periodi della stagione per la presenza di neve nel tratto da forcella Undici al Passo della Sentinella. È possibile tuttavia evitare questa parte con un percorso alternativo, per informazioni rivolgiti al rifugio (0435 67155). Itinerario che insieme alla ferrata Roghel e Cengia Gabriella permette di effettuare il giro in quota del nucleo centrale del gruppo Popera da rifugio a rifugio ed il collegamento con le ferrate e i rifugi della zona delle Tre Cime di Lavaredo.
Dal rifugio (tabella) segui in direzione nord-ovest imboccando il sentiero 101, in leggera salita, e raggiungi prima il laghetto del Vallon Popera (mt.2142) e poi il Passo della Sentinella (mt.2717 quota massima) proseguendo a sinistra per ghiaie (h 2.00). Leggermente a sinistra, per cenge detritiche e roccette attrezzate con corde fisse, in leggera discesa raggiungerai poi le cenge delle pareti nord di Cima Undici che ti condurranno in ambiente suggestivo verso la forcella di Cima Undici (mt.2630) (h 1.30).
Scendi poi per ghiaie raggiungendo le cenge della Busa di Fuori e della Torre Undici con il famoso e spettacolare passaggio della “Cengia Salvezza”. Una volta giunto al circo della Busa di Dentro, prosegui in leggera salita fino alla forcella Giralba (mt.2430) (h.1.30) (totale h 5.00).
Proseguendo poi a sinistra per il sentiero 103 arriverai al rifugio Carducci, e destra per il sentiero 101 al Rifugio Comici, al rifugio Pian di Cengia, al rifugio Locatelli e al rifugio Auronzo alle Tre Cime di Lavaredo, oppure potrai proseguire in discesa fino alla Val Fiscalina-Sesto Pusteria.
Vie Ferrate Zandonella alla Croda Rossa 1° - 2° tronco
Partenza: rifugio Berti
Avvicinamento: passo della Sentinella Cavernette sentiero 101 h 2.00
Ferrata: Croda Rossa segnavia h 2.00
Rientro: rifugio Berti (ferrata Zandonella 2° tronco) h 3.00
discesa Prati Croda Rossa per via ferrata nord h 3.00
Totale: h 7.00
Difficoltà: media
La ferrata Zandonella, dedicata ai fratelli Mario e Giuliano, alpinisti del CAI Comelico, realizzata negli anni 1978-1979, ripercorre le vie di salita degli alpini durante il primo conflitto mondiale per raggiungere e rifornire le postazioni in quota. Percorso di media difficoltà su roccia solida e pulita, divisa in due tronchi con partenza ed arrivo nei pressi del Passo della Sentinella, permette di raggiungere la vetta della Croda Rossa (mt.2936), una delle cime più panoramiche dell’intero gruppo Popera con visioni sulla Val Comelico, Valle di Sesto, cresta di confine e Alpi austriache.
Dal rifugio (tabella) imbocca il sentiero 101 in direzione Nord-Ovest, in leggera salita fino a raggiungere il laghetto del Vallon Popera (mt.2142), poi segui a sinistra per ghiaie verso il Passo Sentinella. A circa 200 mt dal passo a destra (mt.2550 ), potrai osservare le visibili cavernette di guerra (inizio ferrata mt.2620) (h 2.00).
A destra, con segnavia , troverai la ferrata, a tratti esposta, che per rocce salde e ben gradinate, con corde fisse ed alcuni salti attrezzati con scale, ti condurrà alla cengia a collare dei Torrioni (mt.2830) dove potrai osservare alcune interessanti opere di guerra. Qui oltrepassa il canale dalla forcella U percorrendo la cengia detritica a destra e, attraversato il Ventaglio, raggiungi le rocce del Trapezio. A sinistra, seguendo per un canalino e una forcella di cresta, incontrerai le corde fisse della ferrata Nord, proveniente dai Prati di Croda Rossa. Per queste, in breve, giungerai alla grande croce lignea dell’Osservatorio (mt.2939) (varie opere di guerra austriache) (h 2.00, totale h 4.00).
Discendi leggermente dalla cresta in direzione sud-est (freccia) fino alle prime corde del 2° tronco. Attraverso gradoni e placche, a volte verticali ed esposte su roccia solida e pulita, scendi, per corda fissa, alla ghiaiosa conca del Circo est. Segui poi, in leggera discesa verso destra, seguendo la traccia e i segnavia rossi su ghiaia e neve (all’inizio stagione) fino alla base delle pareti delle Guglie da dove, per una corda fissa, in leggera salita in direzione della marcata forcella A, raggiungerai la cengia che taglia la parete sud della 1°Guglia (numerose caverne ed opere di guerra) (mt.2700 circa). Grazie alla cengia aerea, in breve, giungerai alla forcella B, da dove per alcuni gradoni attrezzati potrai scendere nel 2° canalone. Quindi, attraverso le ghiaie mobili del ripido canalone, passando a poca distanza dall’attacco del 1°tronco, raggiungi il sentiero 101 (h 2.00) per rientrare al laghetto e al rifugio (h.1.00, totale h 7.00).
Alternativa: Dalla croce dell’Osservatorio scendi in versante nord seguendo i percorsi di guerra austriaci, in parte attrezzati con corde fisse. Passa poi per il Circo ovest, il Circo Nord e il Castelliere e, in circa due ore, raggiungi i rifugi ai Prati di Croda Rossa (mt.1910) e la cabinovia proveniente da Moso (Sesto Pusteria).
Cengia Gabriella
prosecuzione della ferrata Roghel, con collegamento al rifugio Carducci
Avvicinamento: per forcella delle Guglie – bivacco Btg.Cadore sent.109 – h 1.00
Ferrata: h 3.30?
Rientro: per la val Giralba fino ad Auronzo e al rifugio Carducci
Totale: h 7.30 (comprensivo delle due ferrate Roghel e Cengia Gabriella)
Difficoltà: media
La cengia Gabriella, più lunga ma meno impegnativa della ferrata Roghel, lascia spazio ad ampi, unici e suggestivi panorami.
L’itinerario che comprende le due ferrate, insieme alla Strada degli Alpini, permette di effettuare il giro in quota del nucleo centrale del gruppo Popera da rifugio a rifugio ed il collegamento con le ferrate e i rifugi della zona delle Tre Cime di Lavaredo
Proseguendo per la ferrata Roghel, dalla forcella tra le Guglie, in discesa, per cenge attrezzate e inclinate verso sinistra e rientrando poi a destra, raggiungerai il canale terminale e le ghiaie del Cadin di Stallata, nei pressi del bivacco Battaglion Cadore (h 1.00) ( totale h 3.30 ).
Lasciando il bivacco cento metri più in basso sulla sinistra, attraversa, in leggera salita, le ghiaie del Cadin di Stallata raggiungendo di lì a poco alle prime corde fisse della Cengia Gabriella (segn.110). Per cenge in leggero saliscendi e alcuni passaggi attrezzati (con panorami bellissimi sulle Dolomiti della Val d’Ansiei) percorrerai, ad una quota media di 2300/2400 mt, le pareti sud dei Monti Giralba di Sotto e di Sopra. Effettuata una discesa su corde fisse e ghiaie entrerai poi nell’alta Val Giralba (h 3.45). Da qui, in discesa a sinistra potrai raggiungere Auronzo di Cadore (h 1.00) e, risalendo a destra in circa 15 minuti, il rifugio Carducci (totale ore 7.30).
Via Ferrata "Bepi Martini" al Campanile Colesei
Partenza: Selvapiana (rifugio Lunelli) o Passo Monte Croce Comelico a forcella Pian della Biscia (Colesei)
Avvicinamento: h 1.30
Ferrata: h 1.30
Arrivo: Croda Sora i Colesei
Rientro: per Rifugio Berti segnavia 122 – h.0.45
Totale: h 3.45
Difficoltà: Difficile
Percorso bello e panoramico destinato a coloro che hanno un buon allenamento tecnico-fisico. La ferrata di breve percorrenza ed esposta ad est è affrontabile anche agli inizi/fine stagione quando in alta quota le ferrate sono generalmente non percorribili per neve e ghiaccio.
Dalla forcella Pian della Biscia (Colesei) prosegui in direzione sud-ovest la strada militare (segnavia 124) fino al bivio per il rifugio Berti. Poco dopo, sulla sinistra, troverai la partenza del sentiero segnalato che porta in breve all’attacco della ferrata.
La ferrata si sviluppa sullo spigolo est del Campanile Colesei con arrivo sulla dorsale della Croda Sora i Colesei. Da qui in breve potrai raggiungere a destra la grande Croce Lignea della Croda sora i Colesei (Anello Vallon Popera) e discendere verso il rifugio Berti direttamente da forcella Popera o per il Creston Popera, rifugio Sala, rifugio Berti (sentiero 122) h. 0.45 (Anello Vallon Popera)
Via Ferrata Roghel
Partenza: rifugio Berti
Avvicinamento: per forcella delle Guglie – sent.109 h 1.00
Ferrata: h 1.30
Rientro: per stessa via al rifugio Berti h 2.00 (in alternativa prosecuzione Cengia Gabriella)
Totale: h 4.30
Difficoltà: Difficile
Percorso destinato a coloro che sono alla ricerca di luoghi solitari ai margini delle Dolomiti affollate. Molto bella, la ferrata offre la possibilità di godere di passaggi impegnativi ed esposti su roccia buona ed in assoluta sicurezza
Dal rifugio Berti (tabella) scendi al torrente in direzione sud-ovest e, dopo circa 200 mt verso sinistra, inizia la salita del ghiaione (tabella, segn. 109 e segnali rossi) per ripidi tornanti che, in un’ora, porta all’attacco della ferrata, situato alla base della parete est della 1° Guglia di Stallata, ai piedi dei Campanili di Popera (mt.2320)
La ferrata, per corde fisse, si sviluppa su rampe inclinate verso destra, portandosi, dopo un passaggio su staffe, alla cengia mediana, raggiungendo poi, verso destra, lo spigolo del camino che separa la 1° dalla 2° Guglia. Per rocce frastagliate, attrezzate con corde fisse, e alcuni passaggi, agevolati da staffe e pioli (tratto più impegnativo del percorso), potrai raggiungere la panoramica forcella tra le Guglie (mt.2540) (h 1.30).
Dolomiti senza confini
Alta Via che collega 12 percorsi attrezzati sulle montagne di Comelico, Auronzo, Alta Pusteria, Austria e 17 rifugio tra cui il rifugio Berti
Tappe dell’Alta Via:
- Rifugio Lunelli | Rifugio Berti – Rifugio Carducci
- Rifugio Carducci – Tre Cime Di Lavaredo
- Tre Cime Di Lavaredo – Rifugio Comici
- Rifugio Comici – Rifugio Prati Di Croda Rossa/Rif. Rudi
- Rifugio Prati Di Croda Rossa/Rifugio Rudi – Rifugio Berti
- Rifugio Berti – Rifugio Obstanserseehütte
- Rifugio Obstanserseehütte – Rifugio Porzehütte
- Rifugio Porzehütte – Rifugio Filmoor/Stand-Schützenhütte
- Rifugio Filmoor-Standschützenhütte – Rifugio Lunelli
Scopri di più https://www.dolomitisenzaconfini.eu/it/
Alta Via n.5 “di Tiziano”
Percorso con partenza da Sesto Pusteria Bolzano e arrivo a Pieve di Cadore Belluno in 7 giorni attraversando i gruppi montuosi del Popera, Croda dei Toni, Marmarole, Sorapis e Antelao.
(Photo credits infodolomiti.it)
Itinerario:
- Rifugio Comici
- Rifugio Carducci
- Ponte Da Rin, Auronzo
- Rifugio Ciareido – Rifugio Baion
- Bivacco Rifugio Tiziano
- Bivacco Musati e Voltolina
- Rifugio San Marco Galassi
- Rifugio Antelao
Tappa locale:
- Sesto, Val Pusteria – Rifugio Comici
Variante:
Giro del Popera: Strada degli Alpini, salita alla Croda Rossa ferrata Zandonella, ferrata Roghel e Cengia Gabriella
Alta Via n.9
L’Alta Via n.9 è un percorso nel cuore delle Dolomiti che permette di attraversarle da ovest a est in circa 15 tappe.
L’itinerario segue la naturale linea di cresta che parte da Bolzano attraversando lo Sciliar, il Sassolungo, il Settsass, le cime di Fanis, i monti di Cortina: Tofane e Cristallo, prosegue verso i Cadini di Misurina, le Tre Cime di Lavaredo, le Dolomiti di Sesto e Auronzo, le Dolomiti del Comelico e termina a Santo Stefano di Cadore nel bellunese
Tappe nella zona del rifugio Berti:
1. Rifugio Carducci – Rifugio Berti
attraverso la Strada degli Alpini h 5.00
in alternativa senza percorrere ferrate attraverso la Val Fiscalina e i Prati di Croda Rossa h 6.00
2. Rifugio Berti – Bivacco Piovan
traversata breve su sentiero 153 lungo i dirupi di Cima Bagni h 1.30
4. Bivacco Piovan – Passo S.Antonio
traversata facile, sentiero 153, che richiede buon senso di orientamento, numerose le possibili ascensioni sulle vette circostanti
h 2.30/3.00
5. Passo S.Antonio – Danta
breve escursione con magnifica vista sull’Alta Valle del Piave h 1.00
6. Danta – S.Stefano di Cadore
tappa conclusiva lungo un percorso segnalato e facilmente individuabile h 1.00
7. Da S.Stefano rientro a San Candido con autobus di linea
1ª tappa: da Bolzano a Tires/Bagni di Lavina Bianca
2ª tappa: da Tires/Bagni di Lavina Bianca al Rif. Bergamo
3ª tappa: dal Rif. Bergamo al Rif. Alpe di Tires
4ª tappa: dal Rif. Alpe di Tires al Rif. Sasso Piatto
5ª tappa: dal Rif. Sasso Piatto al Passo Sella
6ª tappa: dal Passo Sella al Rif. Boè
7ª tappa: dal Rif. Boè al Rif. Franz Kostner
8ª tappa: dal Rif. Franz Kostner al Rif. alpino Pralongià
9ª tappa: dal Rif. alpino Pralongià al Passo di Valparola
10ª tappa: dal Passo di Valparola al Rif. Lagazuoi
11ª tappa: dal Rif. Lagazuoi al Rif. Pomedes
12ª tappa: dal Rif. Pomedes a Cortina d’Ampezzo
13ª tappa: da Cortina d’Ampezzo al Rif. Son Forca
14ª tappa: dal Rif. Son Forca al Rif. Col de Varda
15ª tappa: dal Rif. Col de Varda al Rif. Fonda Savio
16ª tappa: dal Rif. Fonda Savio al Rif. Auronzo
17ª tappa: dal Rif. Auronzo al Rif. Antonio Locatelli
18ª tappa: dal Rif. Antonio Locatelli al Rif. Comici
19ª tappa: dal Rif. Comici al Rif. Berti
20ª tappa: dal Rif. Berti al Biv. Piovan
21ª tappa: dal Biv. Piovan al Passo Zovo
22ª tappa: dal Passo Zovo a Danta
23ª tappa: da Danta a Santo Stefano
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